Tre cose che non sapevate sulle batterie dei vostri smartphone - Exabyte

Scienza, tecnologia e società

giovedì 12 settembre 2013

Tre cose che non sapevate sulle batterie dei vostri smartphone

Lo smartphone si scarica subito, ricordi i bei tempi in cui vecchi Nokia duravano giorni?
Oggi mettiamo da parte i soliti discorsi sulla durata delle batterie e vediamo come imparare anche a “trattarle” bene evitando di danneggiarle.

1) Far scaricare completamente la batteria non è un bene

Avete mai sentito la frase “scaricare la batteria completamente può prolungare la sua vita“? Beh, sappiate che questo concetto è un mito. Perlomeno è un mito al giorno d’oggi. Questa credenza è cominciata quando i dispositivi elettronici portatili del passato utilizzavano le famose batterie nichel-cadmio (NiCd): esse soffrivano dell’incapacità di comprendere appieno la propria carica. Se caricavate il dispositivo prima che si fosse completamente scaricato, questa azione avrebbe finito per ritorcersi contro di voi e creare ciò che è noto come “memory effect” (effetto memoria). Questo effetto riduce sostanzialmente la durata della batteria del dispositivo in modo significativo a meno che non si scarichi completamente una volta ogni tanto.

Nell’era mobile moderna non usiamo più batterie NiCd bensì agli ioni di litio (Li-Ion). Scaricare completamente una batteria agli ioni di litio alla lunga può danneggiarla. Ogni volta che si scarica la batteria, si rischia di andare sotto i 3.3 volt. La carica della batteria è determinata dalla tensione (voltaggio) e la maggior parte delle batterie Li-Ion operano tra 3.3 volt (scarica) e 4.2 volt (completamente carica). Se si scende al di sotto o si sale al di sopra di questa gamma, la batteria potrebbe subire uno shock e perdere un po’ della sua capacità di carica (misurata in mAh).

Quando su Android, ad esempio, l’indicatore della batteria diventa rosso o comunque scende sotto il 15%, sarebbe meglio ricaricarla prima che raggiunga questa percentuale. Certo esistono casi in cui scaricarla risulta quasi necessaria: spesso molti parlano di “calibrazione della batteria” e non c’è miglior modo per farlo se non quello di avere 1-2 cicli di scarica/carica completa.

2) La temperatura influenza la durata della batteria

Se avete lasciato il vostro smartphone in auto per molte ore, sotto al sole cocente nel mezzo dell’estate, è molto probabile che perderà parte della sua capacità in modo permanente. I prodotti chimici della batteria sono bloccati all’interno di un tubo che non dà loro molto spazio di manovra. Evitate dunque di tenerle vicino a fonti di calore molto potenti se non volete danneggiare l’alimentazione del vostro dispositivo. Lo stesso discorso vale per il troppo freddo: certo non dovete preoccuparvi degli inverni nevosi e temperature leggermente al di sotto dello zero quando lo smartphone è tra le vostre mani, in tasca o a casa! Ciò che conta è che la batteria del vostro dispositivo non finisca, ad esempio, in un frigorifero o freezer.

3) Non conservare mai una batteria scarica o carica per un lungo periodo di tempo

Molte persone acquistano una seconda batteria per lasciarla da parte completamente carica in caso di necessità. In questo caso si commette un errore. Vi siete mai chiesti perché quando acquistate uno smartphone ha sembra una batteria la cui carica è, solitamente, del 50% o 70%?
Anche in questo caso c’è una spiegazione chimica: tenere una batteria a lungo nel suo stato completamente carico o scarico rischia di cristallizzare i prodotti chimici al suo interno. Se si lascia la batteria completamente scarica può subentrare una condizione per cui la batteria non sarà più in grado di mantenere la carica; viceversa se viene conservata con una carica al 100% per molto tempo, si può verificare un deterioramento della capacità della batteria con una conseguente diminuzione dell’autonomia.

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